Lisomucil bambini, serve davvero a sciogliere il catarro?

Tosse secca, bambini che respirano a fatica perché intasati dal catarro e mamme occupate nei diversi tentativi di aiutare i propri piccoli a sciogliere il muco e guarire dalla tosse. Lisomucil bambini, sciroppo fluidificante che aiuta a scioglie il muco e a placare la tosse è uno dei farmaci a cui le mamme ricorrono più spesso. Ma procediamo per gradi e cominciamo a capire perché si forma il catarro, quali sono i modi per intervenire e quando è utile ricorrere a un medicinale specifico.

Espellere il muco della tosse grassa

Quando il catarro si accumula nelle vie respiratorie catarro è sintomo di una malattia in corso, può trattarsi di una semplice infreddatura oppure di una patologia cronica o ancora di un’allergia. Ecco perché è sempre bene non limitarsi a considerare solo il naso chiuso e la tosse, ma inquadrare il problema all’ interno di un’analisi generale più ampia e fare una telefonata al pediatra riferendo le condizioni generali del bambino, prima di precipitarsi a somministrare subito il fluidificante come può essere Lisomucil bambini. Detto questo, è importante capire come espellere il catarro per aiutare il piccolo a respirare meglio e a riposare la notte. Il catarro non è altro che il muco prodotto dalle mucose per mantenere idratate le vie respiratorie, che si è solidificato accumulandosi a livello dei polmoni o della gola. E proprio per difendersi l’organismo attiva il meccanismo della tosse: serve a espellere dal corpo le sostanze estranee.

 

Tosse secca o tosse grassa?

Si possono riconoscere due tipi di tosse, quella secca e quella grassa. La tosse secca espelle aria, mentre quella grassa accompagna il muco accumulato nelle vie respiratorie verso l’alto, verso la gola, per essere espulso. Va detto che mediamente la tosse acuta guarisce in tre settimane al massimo, se invece dura di più ci si trova davanti a un problema di tosse cronica che va diagnosticato dal medico. Bisogna sempre controllare il colore del catarro che il bambino espelle attraverso il naso o con i colpi di tosse perché essendo sintomo di differenti malattie può aiutare a capire il tipo di infezione in atto. Generalmente all’inizio il catarro è chiaro e diventa di un colore più giallognolo quando è in atto un’infezione batterica che riguarda il tratto respiratorio inferiore, quindi si va da raffreddore, sinusite, influenza a bronchite. L’importante è che non sia verde, generalmente sintomo di malattie più importanti, e che non ci siano tracce di sangue.

Così il bambino riesce a dormire

La tosse dunque è un mezzo utile per rimuovere il catarro dalle vie respiratorie. Quando diventa tanto fastidiosa da impedire di dormire è importante mettere in atto alcune soluzioni che aiutano il bambino ad alleviare il fastidio:

  • dargli da bere molta acqua perché serve a sciogliere il catarro
  • tenere la sua camera ben umidificata
  • fargli frequenti lavaggi nasali con soluzione fisiologica
  • non fargli respirare il fumo passivo

Una volta adottati tutti questi accorgimenti si può ricorrere a Lisomucil, sciroppo mucolitico e fluidificante a base di carbocisteina sostanza capace di fluidificare le secrezioni bronchiali. Lo sciroppo è disponibile nella versione con e in quella senza zucchero, utile in caso di diete ipocaloriche. Lisomucil bambini deve essere somministrato nei modi e nelle quantità indicate dal foglietto illustrativo, e a meno di diversa prescrizione del medico, si assume così:

  • da mezzo a 1 cucchiaino, 2 volte al giorno, per i bambini di età compresa fra due e 5 anni,
  • 1 cucchiaino di sciroppo da due a tre volte al giorno per i bambini con più di 5 anni.

Anche se non è vietata, come per esempio accade in Francia, l’assunzione di mucolitici è altamente sconsigliata nei neonati e nei bambini con un’età inferiore ai 2 anni perché non sono ancora in grado di controllare la tosse e di gestire il muco fluidificato in maniera adeguata. Il rischio infatti è quello di andare incontro a difficoltà respiratorie più gravi.

 

Suggerito da: Bosciaclub.it.

Giulia

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