Il bullismo è un problema molto sentito che riguarda non soltanto gli adolescenti ma anche i bambini più piccoli. Le motivazioni per le quali si attua un comportamento di disprezzo nei confronti di una vittima sono molteplici e non sempre sono determinate da situazioni di violenza vissute in famiglia. È importante ricordare che si diventa bulli nel corso del tempo e che osservando attentamente i nostri figli è possibile identificare delle importanti spie. Un piccolo con tendenza a prendere di mira chi ritiene inferiore, a casa potrebbe essere scostante, irritato o pronto a reagire malamente in caso di dinieghi o punizioni. I familiari, non di rado, sono portati a giustificare i bambini aggressivi o irrispettosi delle regole senza rendersi conto che questa caratteristica non adeguatamente corretta potrebbe trasformarli in bulli. I piccoli, sin dall’infanzia, devono imparare a non imporsi sugli altri, a non prevaricare e a rispettare il prossimo. I genitori e tutti gli adulti che hanno un rapporto con il bambino, come per esempio i nonni e gli zii, dovrebbero fornire al bambino degli esempi virtuosi, grazie ai quali capire che gli altri sono come noi e che meritano un trattamento giusto e gentile.
Quando si pensa che il bambino, o ragazzo, sia un prevaricatore è fondamentale chiedere un incontro con gli insegnanti, così da valutare una possibile strategia di intervento. Se il problema appare importante, è possibile valutare l’ipotesi di rivolgersi ad uno psicoterapeuta.
Cosa fare in caso di bullismo
Il bullismo su combatte con la ragionevolezza, la calma e l’amore. I bulli, di ogni età, sono sostanzialmente persone fragili che reagiscono al mondo e alla sofferenze con la forza e la violenza.
Se nostro figlio ha un atteggiamento da bullo bisogna aiutare a cambiarlo, indirizzando le sue energie verso attività piacevoli e concrete, come per esempio lo sport o la solidarietà. Una corsa o una partita a pallone sono utili per scacciare il malumore e rasserenare; inoltre, il gioco di squadra insegna il rispetto delle regole, degli avversari e delle direttive dell’allenatore.
È importante far crescere l’empatia aiutandolo a mettersi nei panni di coloro che sono sopraffatti dal suo comportamento scorretto. I bambini hanno bisogno di esempi positivi, ecco perché è importante mostrarsi capaci di saper affrontare i vari stati d’animo, compresi quelli più esplosivi come per esempio la rabbia. Quando il piccolo assume atteggiamenti da bullo è importante che i genitori cerchino di instaurare un dialogo, mostrandosi pronti a perdonare e dimenticare purché il comportamento venga realmente modificato.
Fonte: Il mio Bambino